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L’analfabetismo di ritorno e gli errori dei professionisti del giornalismo

16 dic 2011
Michele Bufalino
8
analfabetismo di ritorno

Se c’è una cosa che non tollero sono gli errori in italiano da parte di chi dovrebbe preservare la lingua in un contesto, come quello odierno, dove per la nuova generazione, soprattutto nei forum, nei social network, e su internet in genere, sembra che si sia dimenticato l’uso corretto della nostra lingua. Per questo gli errori dei giornalisti fanno ancora più scalpore, soprattutto se gravi…

Da alcuni anni colleziono immagini dei più grossi sfondoni che ho visto in TV, sul Web e in genere sulla carta stampata, anche coadiuvato da alcuni amici del forum di www.cycling-manager.eu che raccolgono insieme a me questi errori grossolani da parte dei giornalisti. Oggi è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e mi ha spinto a scrivere questo post sul mio sito, poiché mi sono imbattuto in un’Ansa su Usain Bolt, copiata poi da tutti i siti di informazione.

Notare l’errore multiplo della parola “legenda“, che non è la parola latina che sta a significare “le cose che devono essere lette, ciò che è da leggere”, ma proprio un gravissimo errore da parte del giornalista che ha scritto l’articolo, che voleva proprio dire “leggenda” con due g. L’errore è ancora più grave perché è multiplo. Se ci fosse stato solo un refuso avremmo parlato di errore veniale di battitura, ma qui è evidente l’ignoranza di chi ha scritto il pezzo. Da notare l’altro errore veniale, nel titolo, con la virgola senza lo spazio. Per vedere l’originale (sperando che venga corretto…) cliccate qui:  http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/altrisport/2011/12/16/visualizza_new.html_14675954.html

Ecco invece come la notizia è rimbalzata su altri siti come la Gazzetta dello Sport:

http://www.gazzetta.it/notizie-ultima-ora/Atri_sport/Bolt-con-titoli-Londra-legenda/16-12-2011/2-A_000734900.shtml

E non è finita qui.. Ecco una bella rassegna dei più grossi sfondoni collezionati negli ultimi anni.

Ecco un errore davvero clamoroso dell’ex TG1 di Minzolini, che a quanto pare fa anche dell’ignoranza il suo cavallo di battaglia. Scrivere “L’ampedusa” con l’apostrofo è un colpo da maestro dell’ignoranza. Rimandato col cappello da asino.

Grave errore con l”‘h” per Flash News 24, dove invece l’”h” non va… ecco infatti che Cassano è vicino “hai viola“…smentita la notizia (Cassano infatti passò al Milan), bocciato il titolista..

Anche Televideo sbaglia, questa volta confondendo la particella pronominale “ce” con “c’è”.

Invece è bene ricordare invece che:

ce/ci: particella pronominale col significato di “in quel luogo”

c’è: formato da ci+è e significa “è in quel luogo”

ce ne: formato dalla partcella ce che come abbiamo detto significa “in quel luogo” + la particella pronominale ne che può sottindendere diversi complementi ma in tal caso sostituisce il complemento di specificazione e significa “di questo/questi”. Dunque il significato complessivo è “in quel luogo di questo/questi”.

ce n’è: è la stessa forma di prima alla quale è stato aggiunto il verbo essere in terza persona singolare dunque significa “in quel luogo è di questi”

naturalmente i significati che ho scritto non avrebbero molto senso e per questo si usano le particelle pronominali affiancate dai verbi.

Sarà un caso ma gli errori più grossolani si vedono quando si leggono articoli di calciomercato, forse perché la maggior parte di chi li scrive lo fa per dar fiato alla bocca… anzi.. per togliere polvere alla tastiera, visto che poi, al di là dello sbaglio, non ci prende mai. Ancora un errore con l’”h”, stavolta per Msn Sport.

Per il giornalista Rai Pietro Plastina il congiuntivo è una vera e propria opinione.. Incerto forse tra “inghiotta” e “inghiottisca” (tra l’altro sono corrette entrambe le forme..) si lascia andare a un bizzarro “inghiotti” che fa molto burino..

Un grave fenomeno, già studiato da diversi anni, ma poco conosciuto dalla grande massa, è quello dell’analfabetismo di ritorno. Il linguista del Corriere della Sera, Giorgio De Rienzo, ne dà questa definizione:

Si definisce “analfabeta di ritorno” chi, pur avendo imparato a leggere e scrivere, per poca o nulla pratica ha dimenticato ciò che ha appreso nel passato.

Inizialmente, quando fu coniato questo termine, era associato più che altro all’impoverimento culturale successivo al periodo scolastico, dove si perdeva letteralmente l’interesse, tra le altre cose, per la lettura, che portava a dimenticare ciò che si era appreso. Oggi il fenomeno sta dilagando soprattutto nel Web. Gli errori più diffusi, da parte di ragazzi, ma anche da parte di persone che hanno avuto un’istruzione importante, sono quelli legati all’uso della lettera h. In questo senso una bella lettura di Wikipedia, che non sarà certo il vocabolario dell’Accademia della Crusca, ma è pur sempre valida sotto numerosi campi della conoscenza a livello superficiale, può far bene:

Nel verbo avere distingue alcune voci verbali del presente indicativo da altre parole di uso frequente:
ho (1^ pers. sing.) → o (congiunzione)
hai (2^ pers. sing.) → ai (preposizione articolata)
ha (3^ pers. sing.) → a (preposizione semplice)
hanno (3^ pers. plur.) → anno (periodo temporale)
Caratterizza spesso molte interiezioni brevi, sia se vi sia problema di confusione con altre parole (ah, oh, eh …), ma anche in casi in cui non vi sia un problema assoluto di confusione (toh, beh). In questi casi la presenza della H serve graficamente per rafforzare la natura interiettiva della parola, che può anche essere contemporaneamente enfatizzata da altri segni di interpunzione come il punto esclamativo (!) o i puntini di sospensione (…).
Come regola generale per evitare confusione con le voci del verbo avere e in caso di indecisione, vale sempre la norma che la H deve essere messa subito dopo la fine della prima sillaba: ahi!, ohibò!, ecc.

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8 Comments
  1. Flavio Pas 16 dicembre 2011 at 19:34 Rispondi

    Ciao, forse mi conoscerai come T-x, ma poco cambia, bell’articolo, indubbiamente condivisibile.
    Mi permetto di linkare, chiedo venia per questo neologismo, un articolo di De Mauro che fa comprende la situazione in Italia.
    http://slowforward.wordpress.com/2008/04/13/tullio-de-mauro-analfabeti-ditalia-da-httpinternazionaleit/

    • Michele Bufalino 16 dicembre 2011 at 20:26 Rispondi

      grazie per la segnalazione T-X ;)

  2. Flavio Pas 16 dicembre 2011 at 19:35 Rispondi

    Refuso: “comprendere” anziché “comprende”.

  3. LaPauraFa80 23 dicembre 2011 at 17:30 Rispondi

    Un saluto da Lpf

  4. Pierfrancesco Natale 28 ottobre 2012 at 11:31 Rispondi

    …leggetevi gli “articoli” (spesso scopiazzati, oltre che sgrammaticati e pieni di dati errati) di Elmar Burchia su “corriere.it”: avrete i brividi!!! :-D :-D :-D

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